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Fraz. Matonti

Il toponimo Matonti è da collegarsi alla radice preindoeuropea "mat"collina e al participio greco, "ontos" che è. Il paese è costituito da quattro casali: Matonti, che per estensione ha poi designato l’intero centro, Casaliello, Vetrali e Spinelli. Rientrava nel territorio della Baronia del Cilento ed era soggetto alla giurisdizione spirituale della Badia di Cava.

Nati ciascuno intorno ad una chiesa, i casali si ampliarono nel medioevo. Il nucleo originario del casale di Matonti si è formato intorno alla chiesa di S. Leonardo, poi divenuta S. Maria del Carmine, patrona del paese. Vetrali, il casale più antico, lega il suo nome ai veterales, i veterani di guerra dell’antica Roma,ai quali al termine del servizio venivano assegnati dei terreni. Si è formato nei pressi della chiesa di S. Giorgio, che sorgeva in passato in cima alla collina. Spinelli si è formato intorno alla chiesa di S. Antonio abate, il cui sito anche se oggi è occupato da nuove case è ben riscontrabile negli atti. Lo stesso è accaduto presumibilmente per Casaliello, per il quale è stata rintracciata tra gli atti una chiesa di S. rocco, anche se di difficile localizzazione. Da ricordare è inoltre la chiesa di S. Biagio che secondo alcune fonti ha sostituito gli antichi monastero e chiesa di S. Biase di Butrano localizzati a Matonti, in località "Vetrali". Successivamente al 1552 Matonti vide il susseguirsi di diversi feudatari, di cui ultimi gli Ametrano che dal 1702 resteranno fino all’eversione della feudalità e quindi al raggruppamento con Laureana.