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Fraz. S.Martino

Di origine medioevale è anche il casale di San Martino, già nel 1317 risulta nel demanio della Badia di Cava e vi rimase fino al 1410 quando insieme alla Baronia di Castellabate passò alla Corona. Presumibilmente, la presenza dei monaci basiliani fu determinante per la nascita del primo nucleo abitato.

Il successivo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento contribuirono alla trasformazione del primitivo villaggio in un vero e proprio casale, a cui venne attribuito il nome del Santo al quale la chiesa era dedicata. Altre tracce di San Martino appaiono nel censimento del 1489, in cui sono riportate quattordici famiglie (fuochi), mentre è del tutto assente nel censimento del 1508, epoca in cui le frequenti epidemie avevano probabilmente determinato la totale scomparsa della popolazione del casale, o comunque il trasferimento dei pochi superstiti. Nei primi anni del ‘500 San Martino si ripopolò e riprese vita. Ancor prima del tradimento di Ferrante, i Sanseverino cedettero il casale ad altra famiglia.

Già nel 1553 San Martino apparteneva alla famiglia Pinto, come risulta alla registrazione delle somme pagate al Regio Fisco a titolo di tassa di successione. Nel 1656 tutti i paesi del Cilento vennero colpiti da una terribile pestilenza, a causa della quale anche molte famiglie di San Martino vennero decimate: si ha notizia che dal 1648 al 1669 ne sopravvissero soltanto nove. Secondo tradizione, venne allora invocato l’aiuto del Santo che allontanò l’epidemia in breve tempo. La popolazione superstite volle ringraziare il Santo restaurando e abbellendo la chiesa a lui dedicata. Dal 1810 San Martino venne unito a Laureana unitamente a Matonti.